Domande comuni
Sì, la miscelabilità tra loro degli oli motore deve essere garantita al fine di consentire un rabbocco in qualsiasi momento. Tuttavia, in questo modo cambia la qualità del prodotto originale. Gli intervalli di sostituzione dell’olio devono essere corrispondentemente modificati.
Dipende dal costruttore del veicolo. Nel corso degli ultimi anni, questi tutti i costruttori hanno introdotto oli motore Longlife e quindi allungato gli intervalli di cambio olio. Tuttavia, in via predefinita si dovrebbe pensare al fatto che gli questi oli non comportano l’allungamento degli intervalli di sostituzione in tutti i modelli datati. In questo caso ci si dovrebbe rivolgere a un’officina partner. Infatti, questa è in grado di fornire informazioni corrette.
La viscosità è la misurazione della pastosità di un liquido. Maggiore è la viscosità, più pastoso sarà il prodotto, minore è la viscosità, più liquido sarà il prodotto. Quindi, viscosità elevate costituiscono pellicole di lubrificazione spesse e proteggono i denti e i cuscinetti in modo affidabile dall’usura. Viscosità inferiori rappresentano soprattutto in caso di oli motore meno perdite fluidodinamiche, quindi un maggiore grado di efficacia e un minore consumo di carburante. Per i cambi, le forze di commutazione aumentano con l’aumento della viscosità. Ciò vuol dire un peggioramento del comfort di cambio.
Gli oli di base conferiscono ai lubrificanti caratteristiche specifiche fondamentali, che si rendono poi visibili nelle prestazioni del prodotto pronti.
Oli minerali: composti a base di idrocarburi di forma, struttura, tipologia e dimensione diverse (VI: 80-95)
Oli sottoposti a hydrocracking: oli minerali migliorati con elevato grado di purezza e migliore struttura molecolare (VI: 130-140)
Polialfaolefine (PAO): prodotti della sintesi della petrolchimica - composti chimici lineari a base di idrocarburi dalla struttura (VI: 130-145)
Esteri sintetici: composti chimici di acidi organici con alcoli, costituiti da molecole di forma, struttura, tipologia e dimensione definite (VI: 140-180)
Gli additivi sono aggiunte e/o principi attivi solubili in acqua che vengono integrati agli oli di base. Essi modificano o migliorano, mediante effetto chimico e/o fisico, le caratteristiche dei lubrificanti.
Additivi ad azione chimica:
- Detergenti
- Dispergenti
- Antiossidanti
- Additivi di protezione contro l’usura
- Inibitori della corrosione
additivi ad azione fisica:
- Agenti di miglioramento VI
- Additivi antischiuma
- Agenti di miglioramento del punto di scorrimento
- Friction Modifier (Modificatori di frizione)
Con i valori SAE vengono caratterizzate le classi di viscosità standard della SAE (Society of Automotive Engineers) per lubrificanti di veicoli.
Esempio: SAE 0W, in quanto classe di viscosità più bassa, indica un olio invernale estremamente liquido. Al contrario, la SAE 40 indica un olio estivo pastoso. Un olio multigrado, ad es. SAE 0W-40, in inverno si comporta come SAE 0W e in estate come SAE 40. In questo modo, vengono soddisfatti i requisiti per l'avvio e la marcia a freddo, a temperature sia basse che alte.
Una viscosità a freddo ridotta è sinonimo di penetrazione rapida dell’olio nel motore freddo in caso di avvio a freddo e al contempo di un consumo di carburante ridotto, una viscosità maggiore rappresenta la garanzia di creazione della pellicola lubrificante con elevata temperatura dell’olio, ma anche un maggiore consumo di carburante. Nei moderni oli motore, la tendenza è quella di una minore viscosità ad alte temperature, al fine di ottenere il massimo del risparmio di carburante. In caso di utilizzo di liquidi di base sintetici di alta qualità, anche una ridotta viscosità ad alte temperature garantisce sempre la creazione della pellicola lubrificante.
Troppo olio motore all’interno di un motore ha un effetto dannoso sull'ambiente. Infatti, un livello troppo elevato di olio, può originarsi schiuma e quindi, in questo caso, l’olio non svolgerebbe il suo compito di lubrificazione. Al contempo, i vapori dell’olio verrebbero trasportati nelle camere di combustione e qui bruciati solo parzialmente. Oltre quindi a un maggiore consumo d’olio, i componenti non bruciati finirebbero nel catalizzatore insieme ai gas di scarico; a lungo andare l’effetto del catalizzatore verrebbe ridotto, quindi si abbasserebbero anche i tassi di conversione. Con regolari controlli dell’olio è possibile capire se va rabboccato olio e in quale quantità. La differenza tra le tacche sull’asta dell’olio motore ammonta nella maggior parte dei motori a circa 1 litro. Ecco perché l’ideale è rabboccare di volta in volta 0,5 litri d’olio, se il livello dell’olio è sceso tra metà e minimo.
Fondamentalmente, vanno rispettare le indicazioni dei costruttori di impianti a gas e motori. Qualora non fossero disponibili, allora suggeriamo un prodotto povero di polveri, come ad es. quelli che vengono utilizzati nei veicoli con filtro antiparticolato. Tuttavia, in ogni caso vanno rispettate le autorizzazioni del corrispondente costruttore del veicolo.
In caso di piccole taniche, la durata minima ammonta a 60 mesi (magazzinaggio in luogo asciutto con temperatura tra +5 e +30°C senza irraggiamento solare diretto e in taniche originali sigillate). Potete conservare l’olio in cantina, il luogo ideale! Tuttavia, mai in garage!! In caso di taniche aperte, la conservazione non deve superare i sei mesi.
Il nostro liquido dei freni, da chiuso, con condizioni di stivaggio conformi nelle nostre taniche in plastica, può essere conservato per 24 mesi, mentre nelle nostre taniche in lamiera per 48 mesi dalla data di riempimento.
I nostri prodotti ANTIFREEZE, da chiusi, con condizioni di stivaggio conformi, possono essere conservati fino a 60 mesi dalla data di riempimento.